Leishmaniosi canina: cos’è, quali sono i sintomi e come si cura
Quando le temperature cominciano a salire, per i nostri cani scatta il pericolo flebotomo, un piccolo insetto volante la cui puntura veicola un protozoo – la leishmania infantum – che causa una malattia parassitaria: la leishmaniosi, appunto.
l’infestazione colpisce in prevalenza i canidi e può essere, in certe condizioni, trasmessa anche all’uomo (zoonosi). La trasmissione avviene tramite un ospite intermedio che è il flebotomo o pappatacio, un insetto volante molto piccolo e diverso dalla zanzara che punge notoriamente dal crepuscolo all’alba quindi nelle ore notturne. La puntura del flebotomo è necessaria perché avvenga il contagio. Esistono anche altre vie di trasmissione della patologia più remote, ma plausibili, come le trasfusioni di sangue e la via transplacentare
In Italia ci sono regioni “a rischio flebotomo”, ma purtroppo ormai la malattia è in via d’espansione. Fino a pochi anni fa, infatti, era localizzata fondamentalmente lungo le coste marine. Ora invece sono stati riconosciuti focolai endemici anche in Piemonte (Casale, Torino e Ivrea), Valle d’Aosta, Veneto (intorno al lago di Garda soprattutto), Lombardia (Pavia, Lodi, Cremona) e Trentino. In generale tutto il bacino del Mediterraneo è interessato dalla Leishmania. La malattia si manifesta dopo una lunga incubazione che può durare anche sette anni e si presenta con sintomatologia molto varia. Il motivo risiede nella risposta immunitaria del cane che, se reagisce nel modo corretto riesce a bloccare la propagazione del parassita, se reagisce producendo anticorpi invece porta alla formazione di immunocomplessi che si depositano in vari distretti dell’organismo dando origine ai sintomi della patologia.
Ecco i sintomi più frequenti: aumento di volume dei linfonodi; lesioni cutanee; dimagramento; febbre; abbattimento; aumento di volume di fegato e milza; insufficienza renale (aumento di sete e urinazione); lesioni oculari (uveite); perdita di sangue dalle narici; lesioni articolari (zoppie); alopecia soprattutto intorno agli occhi, dorso del naso, collo, orecchie, coda. A seguito dell’alopecia si forma un eczema furfuraceo che può ulcerare e permettere l’attecchimento di batteri (piodermite).
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